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giovedì 22 settembre 2011

Elettrosmosi attiva, passiva ed elettroforesi

Tra i sistemi a risoluzione definitiva c’è l’elettrosmosi basato su un principio fisico: l’inversione della polarità.

Viene invertita la polarità del campo elettrico che contribuisce a favorire l’ascesa dell’acqua attraverso i vasi. Come avviene?

Vengono inseriti degli anodi cilindrici all’interno della muratura e dei catodi che scaricano a terra e che sono collegati a delle centraline di alimentazione tramite dei cavi elettrici.

E’ necessaria dunque l’applicazione di corrente elettrica a 6-12 Volt. Il muro si carica elettricamente mentre il terreno è reso negativo. Questa metodologia si pone l’obiettivo di generare un campo magnetico molto debole che ha cariche elettrostatiche inverse a quelle naturali (che portano alla risalita capillare e dunque all’aggravarsi del problema del problema). L’umidità rimane al suolo con un grande giovamento per la qualità della vita e per la struttura dell’edificio. L’elettrosmosi può anche essere generata con un filo continuo o una rete al posto degli elettrodi di forma cilindrica. L’acqua rimane al suolo perché si crea una vera e propria barriera: l’inversione di carica ostacola l’assorbimento dell’acqua verso l’alto spingendola in direzione della forza di gravità. Anche questa metodologia ha però i suoi limiti: il materiale inserito nelle pareti può essere soggetto a deterioramento e deve dunque essere periodicamente sostituito perché i contatti si possono corrodere.

L’elettrosmosi passiva non prevede, invece, l’utilizzo di corrente elettrica ma ha come obiettivo quello di annullare il campo magnetico naturale. E’ però di scarsa efficacia nei casi in cui l’umidità da risalita è molto grave. Infine si può citare l’elettroforesi che ha l’obiettivo specifico di risolvere il problema attraverso una soluzione con cariche positive, che nel suo scendere verso il basso chiude i capillari saturandoli, impedendo dunque all’acqua di risalire. Anche in questo caso dopo aver effettuato questi interventi definitivi è necessario rifare l’intonaco con la tecnica di deumidificazione: utilizzare uno specifico materiale che forma dei macro pori in grado di favorire l’evaporazione superficiale dell’acqua contenuta all’interno della parete.

Mursan ha messo a punto un sistema di elettrosmosi attiva denominato Mursan® EOM.

Per maggiori informazioni visitate il sito www.mursansrl.it. In alternativa contattateci direttamente tramite l'e-mail info@mursansrl.it oppure tramite il nostro numero verde 800-010882

1 commento:

  1. Scusate ma sistemi più semplici ed efficienti, più veloci e meno costosi non vi piacciono?
    Bisogna per forza mettere le puntazze o l'apparecchietto a radio frequenza?
    Personalmente ho usato IgroDry sui muri del mio garage ed è stato fantastico. Poche spennellate di un prodotto assolutamente atossico ed inodore ed il muro s'è asciugato in soli 5 giorni, Ora sono quasi 2 anni ed il muro rimane sempre asciutto e risanato. Ha solo il difetto che costa un po' caro, ma per quello che fà è anche molto più economico di tutti gli altri sistemi antiquati che promettono molto e fanno poco.

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