Blog informativo creato e curato da MURSAN® srl, azienda italiana leader nel settore della deumidificazione delle murature, con oltre 30 anni di esperienza. La MURSAN® srl offre prodotti e soluzioni innovative per umidità di risalita, per impermeabilizzazioni, muffa sui muri e umidità di condensa. Per maggiori info visitate il nostro sito web www.mursansrl.it

giovedì 22 settembre 2011

Soluzioni alle muffe in casa


Come risolvere in maniera efficace il problema dell’umidità da condensazione?

Quali le tecniche più utilizzate?

Vi sono alcune soluzioni molto efficaci, in grado di risolvere alla radice il problema: tra queste l’isolamento a cappotto.

Per eliminare il ponte termico che porta alla creazione della condensa e alla successiva formazione di muffa, vengono applicati dei pannelli isolanti all’esterno della muratura. Sono dunque le facciate esterne del fabbricato ad essere ricoperti da queste barriere termiche. Questo consente di isolare la struttura e impedire all’umidità di condensarsi. Questa metodologia ha dei limiti abbastanza evidenti: non tutte le muratura esterne sono adatte ad essere rivestite. Inoltre pur eliminando i ponti termici, i pannelli non sono in grado di bloccare l’umidità interna. Inoltre non ha un’efficacia totale: se può trovare un giovamento il fenomeno della muffa, quello della condensa non viene risolto.

Il metodo dell’aerazione forzata e deumidificazione dell’aria si basa invece sulla creazione di un vero e proprio sistema di aerazione forzata. Vengono creati dei condotti che hanno lo scopo di favorire la circolazione dell’aria, parallelamente all’utilizzo di buoni deumidificatori, in grado di ridurre la quantità di umidità presente nell’ambiente. E’ un sistema efficace ma costoso; può dunque essere applicato a quei luoghi dove ci sono patrimoni ingenti da conservare – è il caso di biblioteche o musei-. Nelle abitazioni private non sono affatto indicate: a fronti di pochi vantaggi ci sono molti svantaggi. I costi di esercizio risultano essere molto alti, le dimensioni e l’ingombro presentano inconvenienti non sempre risolvibili, per cui diventa molto difficile utilizzare questa metodologia nelle abitazioni civili.

Rivestimento anticondensa Mursan®

La Mursan grazie alla sua enorme professionalità ha ideato un rivestimento che ha lo scopo di agire in maniera efficace contro il nemico umidità. Brevettato e testato dagli esperti dell’azienda, il rivestimento Mursan M3+M4 offre risultati vantaggiosi, sconfiggendo l’umidita da condensazione. Come agisce? E’ un rivestimento di spessore tra i 3 e i 4 mm composto in materiale speciale: una sorta di “tessuto non tessuto” altamente traspirante.

Questo materiale favorisce l’evaporazione dell’acqua grazie alla sua speciale composizione. Va applicato alle pareti con uno stucco speciale. Con questo rivestimento i muri rimangono asciutti e “respirano”. E’ una tecnica molto efficace e consigliabile per la sua praticità e convenienza economica, inoltre dura moltissimo. Materiali di qualità, sistemi brevettati e tanta professionalità fanno di questo prodotto l’eccellenza per combattere il problema dell’umidità da condensazione.


Per maggiori informazioni visitate il sito www.mursansrl.it. In alternativa contattateci direttamente tramite l'e-mail info@mursansrl.it oppure tramite il nostro numero verde 800-010882

L’umidità per condensazione: la muffa sui muri di casa



Moltissime sono le abitazioni che sono interessate dall’umidità da condensazione: uno spiacevole fenomeno che si verifica nei fabbricati di recente costruzione ed è dovuto all’alta concentrazione di vapore acqueo derivante dall’utilizzo della cucina, doccia, bagno e la respirazione delle persone. L’umidità per condensazione si verifica soprattutto nei periodi invernali quando la temperatura esterna scende considerevolmente e all’interno invece è molto alta. L’aria umida calda quando tocca le pareti fredde tende a condensarsi trasformandosi in vapore e creando umidità difficile da asciugare. A lungo andare questa si trasforma in muffa a causa dell’attività dei batteri. Un problema dunque che deturpa l’aspetto dell’abitazione e può creare anche danni alla salute.

Ma quali sono le cause del fenomeno?
Una è da ricercarsi nell’utilizzazione dei serramenti a taglio termico che impediscono la fuoriuscita di aria calda e il passaggio di aria dall’esterno: perché costituiti da guarnizioni sigillanti che bloccano il ricambio. Ma la condensa può anche essere dovuta ad una scarsa aerazione delle stanze o al contrario ad un cattivo isolamento delle zone in cui il problema è più evidente.

Quali sono le metodologie che possono essere utilizzate per risolvere il problema dell’umidità da condensazione?
Ve ne sono alcune di molto efficaci altre a bassa efficacia che possono comunque contribuire a migliorare l’aspetto complessivo del fabbricato. Vi sono in commercio delle pitture antimuffa che pur rappresentando una soluzione poco dispendiosa, si rivelano alquanto inefficaci e dunque perfettamente inutili, se non da un punto di vista estetico. Sono prodotti disinfettanti che impediscono ai batteri di proliferare che hanno però un effetto temporaneo. Basta solo qualche mese e il problema si ripresenta perché il disinfettante evapora e il suo effetto si annulla.
Vi sono poi delle pitture che contengono delle sfere piccolissime di ceramica che hanno lo scopo di creare un effetto isolamento. Questo tende ad impedire che il vapore acqueo si depositi sulle pareti. Anche in questo caso si può dire che il loro effetto è abbastanza limitato. Dopo un iniziale periodo di miglioramento si assiste inevitabilmente alla ricomparsa del fenomeno.

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Risoluzione definitiva: Tecnologia applicata all’elettrosmosi

Per eliminare in maniera definitiva l’umidità da risalita c’è un metodo che apporta moltissimi vantaggi: è altamente tecnologico, non invasivo e risolve radicalmente il problema. Gli studi degli esperti hanno portato all’impiego di tecnologie basate sul principio dell’elettrosmosi attiva ma con l’utilizzo di speciali macchine.

Il metodo rappresenta una naturale evoluzione di questa tecnica ed è basato sul funzionamento per irradiazione. Si tratta di un dispositivo speciale che deve essere sistemato in punto della casa non molto distante dalla zona da risanare. Quest’apparecchiatura forma un campo magnetico molto debole che va a contrastare quello naturale - che porta alla risalita capillare- creando un effetto barriera. Si tratta di un campo che non provoca danni alla salute perché molto soft e della stessa frequenza di quello naturale. L’apparecchiatura crea un effetto di disturbo che riorienta le molecole dell’acqua, impedendo al campo magnetico naturale di svolgere la sua azione - risalita dell’acqua attraverso i vasi capillari- e le spinge verso il terreno anche grazie alla forza di gravità. Una metodologia molto efficace che rispetta l’ambiente e favorisce un recupero lento della muratura che gradualmente si asciuga. Si tratta di un processo definitivo che necessita di qualche mese per sortire i suoi effetti, dopodiché sarà possibile passare al rifacimento dell’intonaco spaccato dall’umidità o ricco di sali cristallizzati.

Bisogna infatti realizzare un intonaco deumidificante che ha lo scopo di favorire l’asciugatura dei muri e contrasta la formazione dei sali. La completa risoluzione avviene in genere dopo un periodo di 24-36 mesi. Una metodologia molto vantaggiosa e semplice da installare, il cui costo dipende dalla quantità di muratura che deve essere risanata. Una tecnica che pur essendo lenta mostra effetti benefici già nelle prime fasi di utilizzo. E’ necessario rivolgersi ad aziende specializzate che propongano dispositivi brevettati in grado di garantire un’effettiva risoluzione del problema. Se non si mettono in atto questi piccoli accorgimenti si rischia di incorrere in brutte sorprese, con l’acquisto di apparecchiature assolutamente inutili, dall’efficacia non comprovata, perché non sottoposte a severi test. Mursan da anni operante nel settore propone un dispositivo brevettato e verificato: Domodry(r): efficace, testato e controllato che garantisce risultati sicuri.




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Elettrosmosi attiva, passiva ed elettroforesi

Tra i sistemi a risoluzione definitiva c’è l’elettrosmosi basato su un principio fisico: l’inversione della polarità.

Viene invertita la polarità del campo elettrico che contribuisce a favorire l’ascesa dell’acqua attraverso i vasi. Come avviene?

Vengono inseriti degli anodi cilindrici all’interno della muratura e dei catodi che scaricano a terra e che sono collegati a delle centraline di alimentazione tramite dei cavi elettrici.

E’ necessaria dunque l’applicazione di corrente elettrica a 6-12 Volt. Il muro si carica elettricamente mentre il terreno è reso negativo. Questa metodologia si pone l’obiettivo di generare un campo magnetico molto debole che ha cariche elettrostatiche inverse a quelle naturali (che portano alla risalita capillare e dunque all’aggravarsi del problema del problema). L’umidità rimane al suolo con un grande giovamento per la qualità della vita e per la struttura dell’edificio. L’elettrosmosi può anche essere generata con un filo continuo o una rete al posto degli elettrodi di forma cilindrica. L’acqua rimane al suolo perché si crea una vera e propria barriera: l’inversione di carica ostacola l’assorbimento dell’acqua verso l’alto spingendola in direzione della forza di gravità. Anche questa metodologia ha però i suoi limiti: il materiale inserito nelle pareti può essere soggetto a deterioramento e deve dunque essere periodicamente sostituito perché i contatti si possono corrodere.

L’elettrosmosi passiva non prevede, invece, l’utilizzo di corrente elettrica ma ha come obiettivo quello di annullare il campo magnetico naturale. E’ però di scarsa efficacia nei casi in cui l’umidità da risalita è molto grave. Infine si può citare l’elettroforesi che ha l’obiettivo specifico di risolvere il problema attraverso una soluzione con cariche positive, che nel suo scendere verso il basso chiude i capillari saturandoli, impedendo dunque all’acqua di risalire. Anche in questo caso dopo aver effettuato questi interventi definitivi è necessario rifare l’intonaco con la tecnica di deumidificazione: utilizzare uno specifico materiale che forma dei macro pori in grado di favorire l’evaporazione superficiale dell’acqua contenuta all’interno della parete.

Mursan ha messo a punto un sistema di elettrosmosi attiva denominato Mursan® EOM.

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martedì 20 settembre 2011

Umidità ascendente: metodologie di risoluzione definitiva

Tra le metodologie per risolvere definitivamente l’umidità da risalita ci sono diversi sistemi tra cui il taglio meccanico della muratura e il metodo delle barriere chimiche

Il taglio meccanico della muratura è un sistema molto utilizzato in passato ma oggi gradualmente abbandonato. Consiste nell’inserire lastre di metallo o vetroresina attraverso un piccolo taglio fatto alla base del muro (di circa 10-20 cm). Questo consente l’interruzione della risalita dell’acqua attraverso i vasi capillari perché elimina la comunicazione tra la parete e il terreno sottostante. Subito dopo viene rifatto l’intonaco a macro pori che aiutano la traspirazione e favoriscono l’evaporazione dell’acqua. Si tratta di una metodologia che a fronte dei risultati positivi apporta molti svantaggi. Questo intervento ha infatti dei limiti che riguardano la sicurezza: può infatti compromettere la staticità della costruzione. Inoltre essendo un intervento radicale ha costi molto elevati ed è molto invasivo.

Il metodo delle barriere chimiche è invece meno invasivo, molto sicuro ed efficace. In cosa consiste? Vengono praticati dei fori regolari alla base della parete, in genere eseguiti da ambo i lati: questo dipende dal tipo di muratura e dal suo spessore. All’interno di questi “buchi” vengono poi iniettate delle speciali sostanze chimiche che hanno lo scopo di sigillare i capillari o di renderli viscosi. Questo impedisce ai pori di fungere da vasi comunicanti e all’acqua di risalire gradualmente dal fondo. Le barriere chimiche possono essere a diffusione lenta o rapida. Nel primo caso i prodotti vengono assorbiti in maniera graduale attraverso dei trasfusori. Nel secondo caso il prodotto viene convogliato all’interno della muratura tramite autoclave. La metodologia che si serve delle barriere chimiche è molto efficace e risolve in maniera definitiva il problema dell’umidità da risalita senza intaccare la solidità della struttura.

Una volta effettuati questi tipi di interventi è necessario procedere alla realizzazione dell’intonaco deumidificante che ha lo scopo di favorire l’asciugatura della parte superficiale della parete. Mursan® ha creato due tipologie di barriere chimiche che si distinguono in base alla muratura da trattare.

Se si è in presenza di pareti costruite con mattoni pieni e regolari allora si può utilizzare Mursan BCO; per pareti in muratura mista, pietra o ciottoli Mursan BCM.






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Metodologie di risoluzione dell'umidità di risalita

Come risolvere il problema dell’umidità da risalita?


Le possibilità sono diverse: tra quelle a risoluzione parziale ci sono diverse metodologie.

Trincea drenante

E’ un intervento che ha l’obiettivo di eliminare la quantità di umidità con l’attuazione di uno scavo a trincea alla base del muro. In questo modo sarà minore la quantità di terra che toccherà la parete e si ridurrà la quantità di acqua assorbita.

Vespaio aerato.

Un metodo molto efficace è quello del vespaio aerato perché si avvale degli effetti positivi del vuoto creato tra i pavimenti ed il terreno. Si realizza una sorta di camera d’aria con lo scopo di isolare i pavimenti dal terreno sottostante. Questo metodo non ha alcun effetto sull’umidità ascendente delle pareti perché non blocca la risalita di acqua ma ha un ottima ricaduta sui pavimenti.

Sifoni drenanti.

Tra le metodologie meno diffuse c’è quella dei sifoni drenanti. Si tratta della realizzazione di fori dentro i quali vengono impiantati dei sifoni drenanti in grado di favorire l’evaporazione dell’acqua e l’eliminazione costante dell’umidità. E’ un metodo molto invasivo ed antiestetico, oltre che risultare poco efficace.

Ci sono poi alcune metodologie di risoluzione parziale che riguardano interventi strutturali come:

Intonaco aerato

E’ una tecnica particolare che grazie alla realizzazione di un intonaco con materiale molto poroso può aiutare l’evaporazione dell’umidità e la circolazione dell’aria.


Quando le pareti sono interessate da umidità ascendente possono trovare un qualche giovamento in questa tecnica, perché l’acqua assorbita dalle pareti tende ad evaporare attraverso l’intonaco. Tutto ciò dipende anche dalla quantità di Sali presenti nella parete e dalla gravità del problema. Trattare i muri con prodotti specifici può contribuire enormemente a risolvere il problema e a migliorare anche l’aspetto estetico: è necessario utilizzare prodotti che contrastino la formazione delle efflorescenze saline e creino dei macro pori attraverso i quali l’acqua può evaporare. Ecco perché si parla di intonaco aerato: un intonaco in grado di permettere la circolazione dell’aria attraverso materiali molto porosi.

In commercio è possibile trovare vari tipi di prodotti per realizzare questo tipo di intonaco: da quelli premiscelati a quelli da miscelare. Mursan® offre sia l’uno che l’altro come gli additivi M1+M2 (da miscelare) o prodotti già miscelati.















Giungiamo infine a parlare di una soluzione esclusiva brevettata dalla Mursan® che si rivela estremamente efficace:

Il rivestimento superficiale aerato.

Per la buona riuscita dell’operazione è necessario che l’intonaco sottostante sia integro e non spaccato. Vengono applicati dei fogli di uno speciale materiale in poliestere ed uno stucco traspirante con il quale si crea un rivestimento della parete. E’ un vero e proprio intonaco che ha lo scopo di ridurre l’entità del problema delle efflorescenze saline e dell’umidità.



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lunedì 19 settembre 2011

Come diagnosticare l'umidità ascendente?

Come capire quale tipo di umidità invade le mura della vostra casa?

Quali sono i metodi per effettuare una diagnosi precisa e capillare?

Bisogna specificare che ci sono vari metodologie di analisi. Tutte necessitano di tecnici specializzati, in grado di utilizzare gli strumenti adeguati. E’ molto importante che i rilievi vengano effettuati in maniera precisa al fine di comprendere l’entità dell’umidità da risalita e la sua profondità di diffusione.

Le metodologie diagnostiche si dividono in due macro categorie: quelle eseguibili sul posto e quelle che necessitano di analisi di laboratorio. Quasi tutte richiedono una specifica conoscenza tecnica e la capacità di utilizzo di dispositivi adeguati. Un buon tecnico sa anche “osservare”: non dimentichiamo che anche gli scienziati partono dall’osservazione per arrivare alla soluzione dei problemi. Il tecnico sa riconoscere già a colpo d’occhio i danni derivanti dall’umidità da risalita, acerrima nemica della nostra casa e della nostra salute.

Tra le metodologie di diagnosi effettuabili sul posto c’è quella che utilizza l’igrometro a valore numerico. Si avvale di un misuratore di resistenza elettrica ma non è molto precisa. Molto più specifico è il prelievo di campioni di muratura, monitorati con l’analisi del carburo di calcio. Si tratta di un metodo rapido e molto preciso. Unico svantaggio è che richiede la necessità di prelevare campioni di muratura dunque risulta invasivo.

Un sistema molto veloce è quello dell’utilizzo di termo-camere ad infrarossi: apparecchiature che hanno costi molto elevati. Tuttavia il loro utilizzo consente una diagnosi precisissima sul tipo di umidità e il grado di diffusione. E’ la metodologia più efficiente perché offre la possibilità di fare una mappatura delle zone della parete più colpite dal problema.

Le indagini di laboratorio sono scientificamente ineccepibili ma richiedono ovviamente un altissimo grado di specializzazione e un setting adeguato. Tra queste c’è il Metodo ponderale che consiste nel prelievo di campioni di muratura che devono essere adeguatamente “stoccati”. Una volta in laboratorio vengono passati attraverso una stufa ad aria calda ad intervalli regolari: l’obiettivo è quello di “asciugarli”. Un bilancio tra il peso in origine e quello dopo il trattamento darà il risultato esatto della percentuale di umidità.

La diagnostica è dunque fondamentale per comprendere quale sia il trattamento migliore per risolvere il problema alla radice e per stabilire la soluzione più adeguata.



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